venerdì 6 maggio 2011

Assignment 6

Questo sulla letteratura scientifica è, fino ad oggi, l'Assignment più interessante di tutti.

La descrizione di come deve essere l'impostazione generale di una pubblicazione scientifica ("...posizione del problema e dello stato delle conoscenze a riguardo, dichiarazione dell’obiettivo del lavoro, descrizione dei materiali e dei metodi, descrizione dei risultati...") mi ha ricordato i punti chiave del metodo sperimentale di Galileo, come del resto il fatto che "..basta un solo risultato negativo a rimettere tutto in discussione". La scienza non è e non deve essere statica (i periodi in cui è stata costretta ad esserlo sono tra i più bui che l'uomo possa ricordare.)
Sicuramente, presto o tardi, ciò che hai scoperto, ciò che con tanto amore hai descritto e divulgato verrà confutato o superato da lavori scientifici sempre più approfonditi ma questo non deve scoraggiare: senza il tuo passo in avanti quello successivo è impossibile e il progresso si arresta!

PubMed è una fonte preziosissima: per un medico, che deve essere abituato al lavoro di squadra, al confronto, la possibilità di conoscere in tempi brevissimi gli ultimi lavori scientifici è un'arma potentissima per l'aggiornamento (che non finisce mai).
PubMed è facile da usare e, con una buona conoscenza dell'inglese, si riesce a districarsi agevolmente tra le sue funzioni, come quelle (indispensabili) che ti aiutano a restringere il campo della ricerca secondo vari criteri: il tempo, l'argomento, l'autore...

Diciamocelo: la faccenda del proxy è proprio comoda!! Per fortuna l'università è abbonata ad un certo numero di riviste e con questo sistema riusciremo ad aggirare il problema della scarsità di computer e l'aspetto economico della faccenda, aspettando che l'Open Access faccia progressi!!
C'è da dire che, non possedendo ancora la competenze e le conoscenze necessarie non possiamo dire se le riviste a cui possiamo accedere siano valide o in numero sufficiente per permettere di operare i dovuti riscontri etc etc...

Quindi torniamo a parlare di Open Access.
Se chiedi alle persone quali sono le loro priorità molti mettono al primo posto la salute. Vogliono essere sani, non vogliono vivere nella paura di ammalarsi e non potersi salvare;
è nell'interesse di tutti avere medici preparati, è nell'interesse di tutti, quindi, che i medici possano aggiornarsi sempre di più, sempre meglio e questo è sarà possibile anche se accedere alla letteratura scientifica senza ostacoli di sorta diverrà una realtà; è nell'interesse di pochi che questo non avvenga :)

Vorrei concludere con le parole di Kahlil Gibran


"E un uomo disse: Parlaci della Conoscenza.
E lui rispose dicendo:
Il vostro cuore conosce nel silenzio i segreti dei giorni e delle notti.
Ma il vostro orecchio è assetato dal rumore di quanto il cuore conosce.
Vorreste esprimere ciò che avete sempre pensato.
Vorreste toccare con mano il corpo nudo dei vostri sogni.
Ed è bene che sappiate:
La fonte nascosta della vostra anima dovrà necessariamente effondersi e fluire mormorando verso il mare;
E il tesoro della vostra infinita profondità si mostrerà ai vostri occhi;
Ma non con la bilancia valuterete questo sconosciuto tesoro;
E non scandaglierete con asta o sonda le profondità della vostra conoscenza.
Poiché l'essere è un mare sconfinato e incommensurabile.
Non dite: "Ho trovato la verità", ma piuttosto, "Ho trovato una verità".Non dite: "Ho trovato il sentiero dell'anima", ma piuttosto, "Ho incontrato l'anima in cammino sul mio sentiero".
Poiché l'anima cammina su tutti i sentieri.
L'anima non procede in linea retta, e neppure cresce come una canna.
L'anima si schiude, come un fiore di loto dagli innumerevoli petali."
da Il Profeta

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