venerdì 20 maggio 2011

La fuga

Curiosando tra i blog.
Mi colpisce una cosa: moltissime critiche e accuse nei confronti dell'Italia e degli Italiani.
Anche io ho contribuito, in un commento ad un post sul nucleare.
Che amarezza.
Inevitabile fare paragoni e confronti con gli altri paesi del mondo, quelli veramente civilizzati.
Noi che siamo giovani siamo ancora in tempo per scappare, per non rimanere intrappolati in questa matassa di nepotismi, raccomandazioni, omertà, disinteresse, conflitti di interesse... potrei dilungarmi ancora in questo squallido elenco ma preferisco finirla qui.
Sembra un posto, l'Italia, dove è impossibile realizzare i propi sogni, dove non si è liberi di diventare ciò che si vuole.
Perchè ci sarà sempre qualcuno che ha conoscenze più in alto di te pronto a soffiarti il posto, nonostante il tuo impegno o la tua competenza.
Non è detto che tu riesca a farcela, non importa se sei il migliore.
Questa consapevolezza da sola, che si radica già dall'adolescenza, è in grado di fare danni enormi.
Allora cosa stiamo aspettando??
L'inglese è la nostra ancora di salvezza, abbandoniamo la nave che affonda. Che tentazione!

Non ci sto.

Non ci credo che questa è l'unica soluzione.
Sono ancora abbastanza giovane per permettermi di essere un pò idealista, per credere che, se tutti quelli che la pensano come me rimangono, le cose possano cambiare.
Perchè sono l'atteggiamento, la mentalità che devono essere completamente rinnovati e ognuno di noi può contribuire comportandosi come una persona civile che crede in certi valori.

Chiamatemi pure sognatrice...
(You may say that I'm a dreamer
But I'm not the only one)

... ma la mia fuga per ora è rimandata. 

venerdì 6 maggio 2011

Assignment 6

Questo sulla letteratura scientifica è, fino ad oggi, l'Assignment più interessante di tutti.

La descrizione di come deve essere l'impostazione generale di una pubblicazione scientifica ("...posizione del problema e dello stato delle conoscenze a riguardo, dichiarazione dell’obiettivo del lavoro, descrizione dei materiali e dei metodi, descrizione dei risultati...") mi ha ricordato i punti chiave del metodo sperimentale di Galileo, come del resto il fatto che "..basta un solo risultato negativo a rimettere tutto in discussione". La scienza non è e non deve essere statica (i periodi in cui è stata costretta ad esserlo sono tra i più bui che l'uomo possa ricordare.)
Sicuramente, presto o tardi, ciò che hai scoperto, ciò che con tanto amore hai descritto e divulgato verrà confutato o superato da lavori scientifici sempre più approfonditi ma questo non deve scoraggiare: senza il tuo passo in avanti quello successivo è impossibile e il progresso si arresta!

PubMed è una fonte preziosissima: per un medico, che deve essere abituato al lavoro di squadra, al confronto, la possibilità di conoscere in tempi brevissimi gli ultimi lavori scientifici è un'arma potentissima per l'aggiornamento (che non finisce mai).
PubMed è facile da usare e, con una buona conoscenza dell'inglese, si riesce a districarsi agevolmente tra le sue funzioni, come quelle (indispensabili) che ti aiutano a restringere il campo della ricerca secondo vari criteri: il tempo, l'argomento, l'autore...

Diciamocelo: la faccenda del proxy è proprio comoda!! Per fortuna l'università è abbonata ad un certo numero di riviste e con questo sistema riusciremo ad aggirare il problema della scarsità di computer e l'aspetto economico della faccenda, aspettando che l'Open Access faccia progressi!!
C'è da dire che, non possedendo ancora la competenze e le conoscenze necessarie non possiamo dire se le riviste a cui possiamo accedere siano valide o in numero sufficiente per permettere di operare i dovuti riscontri etc etc...

Quindi torniamo a parlare di Open Access.
Se chiedi alle persone quali sono le loro priorità molti mettono al primo posto la salute. Vogliono essere sani, non vogliono vivere nella paura di ammalarsi e non potersi salvare;
è nell'interesse di tutti avere medici preparati, è nell'interesse di tutti, quindi, che i medici possano aggiornarsi sempre di più, sempre meglio e questo è sarà possibile anche se accedere alla letteratura scientifica senza ostacoli di sorta diverrà una realtà; è nell'interesse di pochi che questo non avvenga :)

Vorrei concludere con le parole di Kahlil Gibran


"E un uomo disse: Parlaci della Conoscenza.
E lui rispose dicendo:
Il vostro cuore conosce nel silenzio i segreti dei giorni e delle notti.
Ma il vostro orecchio è assetato dal rumore di quanto il cuore conosce.
Vorreste esprimere ciò che avete sempre pensato.
Vorreste toccare con mano il corpo nudo dei vostri sogni.
Ed è bene che sappiate:
La fonte nascosta della vostra anima dovrà necessariamente effondersi e fluire mormorando verso il mare;
E il tesoro della vostra infinita profondità si mostrerà ai vostri occhi;
Ma non con la bilancia valuterete questo sconosciuto tesoro;
E non scandaglierete con asta o sonda le profondità della vostra conoscenza.
Poiché l'essere è un mare sconfinato e incommensurabile.
Non dite: "Ho trovato la verità", ma piuttosto, "Ho trovato una verità".Non dite: "Ho trovato il sentiero dell'anima", ma piuttosto, "Ho incontrato l'anima in cammino sul mio sentiero".
Poiché l'anima cammina su tutti i sentieri.
L'anima non procede in linea retta, e neppure cresce come una canna.
L'anima si schiude, come un fiore di loto dagli innumerevoli petali."
da Il Profeta